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stefano fontana

Innovativo come le tecnologie che usa e amante della sperimentazione come chi non è mai sazio, Andreino è dj, produttore, artista. La consolle è il suo laboratorio ipertecnologico dove, come una sorta di cyberalchimista dei suoni, mescola originalità, ritmo e improvvisazione trasferendo sulla pista da ballo le molteplici possibilità d’arrangiamento offerte dall’uso di software(*) avanzatissimi: melodie inedite, coinvolgenti, arricchite da effetti vibranti e ipnotici.

Lo studio di registrazione si compatta in un pc portatile trasformando l’attività del dj in live set permanente, generando performance uniche ed esclusive, mai semplici ripetizioni di suoni preconfezionati.
Spinto dalla seduzione liberatoria della house anni ’80 ad intraprendere la carriera di dj, Andreino realizza con Sandro Russo il progetto M.A.S.Collective, dando vita a produzioni come Movin On e, in seguito, Another story: alcuni tra i più celebri risultati di quella talentuosa avventura sonora ed artistica arricchita dal prezioso contributo vocale del cantante newyorchese CeCe Rogers, interprete capace di far pulsare le melodie attraverso i riferimenti costanti alla densità emotiva e appassionata del Gospel.



Il collettivo spinge la musica elettronica alla ricerca di citazioni, personalizzazioni e miscele di generi sempre in anticipo sulle tendenze emergenti.
Lo sguardo volge inevitabilmente agli Stati Uniti, arriva così un’accelerazione repentina nella loro carriera: l’invito, nel 1996, negli studi newyorchesi della Strictly Rhythm per la realizzazione di alcuni singoli (Stand Up e Where were you). Seguono più di 50 release ispirate dal desiderio di mescolare suoni più duri e appuntiti a voci calde, corpose come, tra le altre, quelle di Susu Bobien, Cinda, Jimi Polo, Marc Almond; le ritmiche incalzanti e coinvolgenti della house si lasciano alterare ed alternare a intarsi acustici, disegnati con audacia e curiosità.
La qualità dei progetti è così elevata da portare a collaborazioni con prestigiose etichette, come Narcotic, Azuli, Airplane, Bedrock e Yoshitoshi. Parallelamente si afferma la capacità del collettivo di offrire le proprie abilità e intuizioni nella reinterpretazione a numerosi artisti di calibro internazionale. Basti ricordare Jocelyn Brown, i FunkyGreenDogs e Celeda.

 

La contaminazione è bassofondo continuo dei loro lavori, l’interesse si apre ad esperienze di cross over con altri ambiti artistici, quali il teatro: con Nico Note, performer e cantante, prende forma il progetto Dippy Site, i cui risultati sono happening sonori e l’evento teatrale Régola, concerto ispirato a Hildegard di Bingen.

Nel frattempo Andreino si conferma protagonista della Club Culture anni ’90 lavorando per i locali-icona della costa romagnola, Echoes, Peter Pan, Byblos, ma anche per discoteche leggendarie come il Decadence di Salonicco, il Vertigo di Londra, il Kult di Losanna. L’originalità delle composizioni, la sensualità delle ritmiche, l’attività di ricerca costante sono solo alcune delle caratteristiche che fanno apprezzare il dj da artisti come i Deep Dish, che inseriscono il remix di Rise dei Soul Providers nella compilation Global Underground, Little Louie Vega e Kerry Chandler che, rispettivamente, includono le creazioni del MAS Collective nella compilation Strictly Rhythm e il singolo You don’t know tra i cinque classici della musica house.

L’approccio di Andreino alla composizione di sound e progetti esalta il suo eclettismo. Ciò costituisce, da sempre, una sfida a chi vorrebbe recintare il ruolo del dj in minimi ambiti prestabiliti. Ecco allora l’esigenza di dar vita ad una nuova label, la Uomo Records, che si propone come punto di riferimento italiano nei confronti del mercato estero e luogo di confluenza dei più interessanti dj/producer del momento.
La passione per la capacità della tecnologia di creare nuovi spazi di sperimentazione e contatto con il pubblico ha portato Andreino a realizzare, in collaborazione con l’agenzia Secondlifeitaly di cui è socio, un progetto che prevede l’intreccio tra eventi realizzati nei locali ed eventi in ambienti virtuali. Mentre il dj performa la sua musica dal vivo, egli suona e interagisce contemporaneamente anche online, in streaming con i milioni di utenti che giocano nei mondi virtuali. La sua è un’identità in movimento, che si moltiplica negli schermi di chi è connesso dinamizzando così il ruolo di chi fa musica, fondendo le dimensioni spettacolari tra pixel e pista da ballo. In opposizione a stereotipi nostalgici che vedono nell’uso della tecnologia una limitazione dell’attività del dj, Andreino moltiplica e accelera le sue capacità espressive grazie alle infinite possibilità manipolatorie offerte dal digitale, trasforma il bit in energia nervosa, traducendo istantaneamente le emozioni di chi balla sulla pista in sperimentazioni sonore: jam session in contatto diretto con il pubblico, dancefloor hi-tech per emozioni che saltellano tra i corpi e lo schermo.

 

Siti consigliati:

www.myspace.com/djandreino